E strana la natura umana. Più di qualche volta riesce a dare il meglio di sé soltanto in condizioni estreme, come se servisse il male per anelare il bene, come se non riuscisse a spiccare un salto senza che davanti non le si presenti un abisso. In questa storia di pura fantasia, ambientata in un momento storico reale che tutti noi abbiamo temuto potesse rappresentare qualcosa di drammaticamente definitivo per l'intero genere umano, i personaggi amano, odiano, piangono, ridono, si spaventano, si confortano, litigano, si confrontano. Ognuno nelle proprie abitazioni, nelle proprie famiglie, nelle proprie relazioni. Ognuno dentro sé stesso. Marta e Francesco si trovano a domandarsi come sono arrivati a non riconoscersi, a doversi incontrare e scontrare nello spazio di pochi metri quadrati, a decidere se rinnovare o meno una scelta fatta anni prima e se è arrivato il momento di spiccare quel salto.
Un racconto che ha il potere di portarti in un passato non troppo lontano, fatto di vissuti e di esperienze condivise, in un tempo incerto in cui si era tutti "sospesi" nell'Era della Pandemia. Una narrazione che ti riconduce a ricordi di bambino dove si avvertiva l'urgenza di percepire quella mano paterna, discreta ed invisibile capace di accompagnarti lungo quel cammino che ti consente di avere fiducia in te stesso o di non averla affatto. Un viaggio che è anche una proiezione verso il futuro e che ti spinge a fare i conti con te stesso e con la Persona che vuoi realmente essere.
Frida Nuzzo, 21 Ottobre 2023.
frida nuzzo - 21/10/2023 11:33