Ferite d'oro. Quando un oggetto di valore si rompe, in Giappone, lo si ripara con oro liquido. E un'antica tecnica che mostra e non nasconde le fratture. Le esibisce come un pregio: cicatrici dorate, segno orgoglioso di rinascita. Anche per le persone è così. Chi ha sofferto è prezioso, la fragilità può trasformarsi in forza. La tecnica che salda i pezzi, negli esseri umani, si chiama amore. Questa è la storia di Irina, che ha combattuto una battaglia e l'ha vinta. Una donna che non dimentica il passato, al contrario: lo ricorda, lo porta al petto come un fiore. Irina ha una vita serena, ordinata. Un marito, due figlie gemelle. E italiana, vive in Svizzera, lavora come avvocato. Un giorno qualcosa si incrina. Il matrimonio finisce, senza traumi apparenti. In un fine settimana qualsiasi Mathias, il padre delle bambine, porta via Alessia e Livia. Spariscono. Qualche giorno dopo l'uomo si uccide. Delle bambine non c'è più nessuna traccia. Pagina dopo pagina, rivelazione dopo rivelazione, a un ritmo che fa di questo libro un autentico thriller psicologico e insieme un superbo ritratto di donna, coraggiosa e fragile, Irina conquista brandelli sempre più luminosi di verità e ricuce la sua vita. Da quel fondo oscuro, doloroso, arriva una luce nuova. La possibilità di amare ancora, l'amore che salda e che resta.
Doloroso e bellissimo. " Sono una madre, lo sarò sempre. Senza figli ma madre. Non servono figli per essere madri."
Mi sa che fuori è primavera
ELISA DE CARLI - 11/04/2017 11:28
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Un libro che ho comprato e poi ho lasciato lì, in un angolo ma sempre in vista con la voglia di leggerlo ma la paura di farlo per il "contraccolpo" emotivo che mi avrebbe causato. Be', devo dire che è stata una sopresa, UN OTTIMA SORPRESA... un libro che tratta una storia pesante ma con una delicatezza disarmante, lo consiglio di cuore! Felice di averlo comprato e di aver trovato il "coraggio" di leggerlo!
Fabia Consorti - 24/04/2018 16:56
ELISA DE CARLI - 11/04/2017 11:28