Per la seconda edizione del Festival della Fotografia il MACRO - Museo d'Arte Contemporanea di Roma propone la mostra della fotografa e videomaker israeliana Michal Rovner. Dopo la grande personale al Whitney Museum di New York e in attesa della Biennale di Venezia dove rappresenterà il suo paese d'origine, Michal Rovner presenterà nel nuovo spazio del MACRO al Mattatoio una serie di suggestive videoinstallazioni riedite appositamente per questa occasione. Michal Rovner si considera un'artista nomade, il cui percorso inizia in Israele negli anni ottanta, ma l'affermazione sulla scena artistica internazionale avviene nei primi anni novanta, dopo il trasferimento a New York, che rimane tuttora la sua "seconda base" dopo la sua casa nel deserto nei pressi di Tel Aviv. Il costante spostamento caratterizza non solo il suo percorso personale ma anche il suo modo di lavorare, che è un continuo passaggio tra mezzi e tecniche diversi: tra fotografia, video e cinema. Il "nomadismo", lo "spostamento" nelle zone di confine e nei territori incerti sono i temi che affronta e che danno una forte impronta all' immaginario visivo che crea. E' un immaginario popolato da figure dai lineamenti spesso irriconoscibili, ombre e sagome umane e animali, evocanti atmosfere che possono sembrare estremamente poetiche e drammatiche allo stesso tempo. Queste zone di confine sono per la Rovner i luoghi dove si è più consapevoli della fragilità dell' esistenza umana, il tema centrale del suo lavoro, ed è per questo che le figure appaiono prive di una identità definita, in modo da sembrare più universali e vicine a tutti. Il presente volume accompagna dunque la mostra romana con quaranta immagini di grande suggestione.