La sera del 10 aprile 1991, il traghetto Moby Prince salpa da Livorno diretto a Olbia. Dopo pochi minuti di navigazione entra in collisione con una petroliera ancorata in rada, l'Agip Abruzzo, infilando la prua dentro una tanica della nave cisterna contenente greggio altamente infiammabile. È una strage: centoquaranta persone muoiono tra le fiamme a bordo della nave passeggeri, la più grande tragedia della marineria civile italiana. Un solo sopravvissuto. A distanza di tanti anni nessuno è stato ancora in grado di spiegare le ragioni di questa tragedia. Per la prima volta, questo libro di E. Fedrighini ricostruisce questa pagina di storia e quanto è avvenuto attraverso i documenti e gli atti d'inchieste amministrative, indagini e udienze processuali. Dalla lettura delle carte emergono altre verità: la rotta di navigazione seguita dal traghetto era prudente; nessun apparecchio televisivo era presente in plancia comandi. E la nebbia, smentita da diverse attendibili testimonianze e da bollettini meteomarini, forse serviva - e serve - a occultare altro. Qualcosa di più orrendo. È una storia brutta, una storia che fa paura, soprattutto per quello che è avvenuto dopo: manomissioni e sabotaggi sul relitto del traghetto, testimonianze dimenticate, documenti scomparsi. Questo libro, la cui presentazione è di Giovanni Minoli, tenta di studiare in modo preciso e minuzioso, sebbene particolarmente scorrevole, alcuni errori delle indagini passate e cerca di ricostruire la realtà di questa vicenda abbozzando ipotesi con l'unico strumento di far parlare le "carte".
Quando il 10 aprile '91 avvenne l'immane tragedia del Moby prince io ero poco più che un bambino. Ricordo però benissimo i TG e gli agghiaccianti reportage dei giornali, ricordo la vergognosa tesi propinataci, quella della negligenza dell'equipaggio del traghetto e ancor peggio quella della distrazione dovuta alla partita di calcio vista in plancia comando. Purtroppo ricordo anche di averci creduto. Il programma di Minoli prima e il libro di Fedrighini poi hanno cancellato quel poco che rimaneva in me di quelle tremende menzogne e per questo li ringrazio. Davanti a inchieste giornalistiche come questa, di questo spessore e di questa qualità non si può far altro che parlare di capolavoro. Fedrighini è riuscito a rendere scorrevolissimo e appassionante (perdonate il termine visto l'argomento) ciò che di per sè sarebbe pesante e angosciante ma soprattutto ha gettato luce, tanta luce, su quella solita maledetta ombra che avvolge ognuno dei tanti, troppi, misteri italiani. Centinaia di elementi, prove e testimonianze portano il lettore pagina dopo pagina ad entrare nei fatti e non solo a comprenderli, tanto che a tratti sembra di trovarsi di fronte ad un legal-thriller di alta classe, in altri punti ad un ricchissimo dossier tecnico, in altri ad un testo universitario (e forse sarebbe ora che nelle scuole certi libri girassero) e in altri ancora dentro la propria memoria quasi come se tutto ci fosse già noto. L'ho comprato per appagare la mia sete di giustizia e verità e la mia "passione" per i misteri del nostro paese e mai scelta fu più azzeccata, spero solo che chi di dovere, chi davvero può fare ancora qualcosa in merito lo legga e mettendosi una mano sulla coscienza proceda finalmente a fare luce sulla questione. Lo si deve alle 140 vittime innocenti, lo si deve all'equipaggio e all'eroico Capitano Chessa, lo si deve ai parenti di queste vittime e lo si deve all'Italia intera, perchè fatti come questi sono l'insulto più grave che possa esistere per una Nazione, per uno Stato sovrano e per l'umanità stessa.
Moby Prince. Un caso ancora aperto
Anonimo - 15/02/2010 14:02
4/
5
Avvincente , si legge tutto d'un fiato! 5 stelle se ci fosse qualche foto. In ogni caso, consigliatissimo
Moby Prince. Un caso ancora aperto
Anonimo - 20/07/2008 22:14
3/
5
Un libro indagine che appassiona come un thriller, pieno di colpi di scena e di racconti che fanno riflettere oltre che rimanere allibiti. L'unica pecca la mancanza di foto e documenti originali.
testa_di_maglio - 08/10/2013 00:58
Anonimo - 15/02/2010 14:02
Anonimo - 20/07/2008 22:14