"Mondi paralleli. Ripensare l'interattività nei videogiochi" propone una riformulazione critica del funzionamento del medium. Nel considerare l'interattività un concetto ridondante, ne propone una duplice specificazione: da un lato l'interattività nella sua completezza, ovvero la generale capacità di comunicazione, comune ad ogni forma espressiva. Dall'altro, l'interattività come strutturazione formale del testo videoludico, che ne assicura invece l'unicità, ripensata nei termini di una preminente componente motoria. Ne deriva l'elaborazione dei concetti semiotici di enunciazione cinetica e narrazione spaziale, utili sia per la comprensione generale del medium, sia come innovativi strumenti di analisi.