Il volume ricostruisce il servizio dello sconto che si praticava a Napoli, soffermandosi sull'azione della Cassa di Sconto annessa al Banco delle due Sicilie a partire dagli inizi del XIX secolo sino all'unificazione nazionale. Con il ritorno sul trono dei Borbone, bisognava ripensare e ristrutturare in una logica di modernizzazione le principali istituzioni creditizie e soprattutto quelle che erano da secoli le procedure adottate per realizzare il finanziamento dello Stato e gli operatori privati. La Cassa di Sconto, annessa all'unica banca pubblica del Mezzogiorno, fu creata appunto per rispondere almeno in parte a questa necessità. Tuttavia poiché lo scopo con cui venne istituita rispondeva più a un'esigenza politica che a una logica economica, essa si trovò a operare con mille difficoltà, legate alla non facile congiuntura economica interna e internazionale e alle complicate modalità con cui era stato previsto dovesse funzionare. Nonostante questo, l'entità dei servizi offerti al pubblico dimostra il fervore commerciale della piazza napoletana nella prima metà dell'Ottocento. Larry Neal, che firma la prefazione al volume, sottolinea come la mole di dati usata per la ricostruzione della storia dello sconto fornisce solide basi per il confronto con altri sistemi finanziari che contribuirono alla diffusione del capitalismo finanziario a livello globale.