Tornano disponibili le liriche polemiche e aggressive di uno dei fondatori dell'espressionismo tedesco. "In una Berlino, non a torto definita da H. E. Jacob 'un'epserienza che scuote i nervi', anche Benn, come i poeti del 'Neopathetisches Cabaret', compie una brutale incursione nel quotidiano, nel brutto, nel patologico, sconvolgendo l'hortus conclusus della poesia neoromantica, come volevano Ernst Blass e i suoi amici Hiller, Heym e Van Hoddis; e non รจ senza significato che una appassionato recensore di 'Morgue', apprezzasse in queste poesie la fredda violenza con cui era stato spazzato via 'l'ideale lirico del cavaliere-dal fiorellino azzurro'". (Ferruccio Masini).