Siamo nel Wisconsin. Moses Littlebear, "Piccolo Orso", è un pellerossa, uomo maestoso e saggio, dotato di una sensibilità straordinaria, di un "occhio dell'anima" che gli consente una comunicazione superiore e ancestrale con la natura, con gli animali e con il Grande Spirito. In una casa di legno nascosta nel fitto di un bosco, sulle rive del lago, un mistero lega nel tempo i tragici destini delle due figlie di Moses e della moglie Sienda. Un mistero nel quale restano intrappolati diversi personaggi e su cui veglia un lupo bianco. La dolorosa e affascinante storia di uno degli ultimi indiani d'America, della tribù dei Winnebago, il "popolo dell'acqua scura", come quella dell'omonimo lago teatro della storia, nella quale un mistero intreccia le vite e i sentimenti dei protagonisti. Un romanzo che descrive con dolcezza e delicatezza la profonda cultura dei nativi americani, il loro senso dell'aldilà e della reincarnazione, i valori dell'amore, della famiglia e del destino.
A me questo romanzo è piaciuto tantissimo.
Moses, il nativo americano protagonista del romanzo è davvero superbo: se dovessi far interpretare il personaggio da un attore conosciuto, avrei scelto (anche se non è più possibile, purtroppo) l'attore che interpreta l'indiano nel film "Qualcuno volò sul nido del cuculo.
In questo romanzo ci sono cento anni di storia, suspense, colpi di scena improvvisi. Non mi sono annoiato neppure per una riga!
Non dimentichiamo che c'è anche una lunga, meravigliosa storia d'amore che tiene legato tutto il filo narrativo del romanzo.
Super consigliato!!
il_lettore_fantasy - 17/01/2022 13:24