Un antico palazzo signorile sulle rive del lago Ceresio, nel villaggio di Morcote, alla vigilia di Natale del 1857, è il fulcro della storia intrecciata di due grandi personaggi: Antonio Caccia, medico e patriota italiano, e Matheus Li, ingegnere mandarino cinese, incontratisi per la prima volta in un caffè di New York al termine di uno dei loro numerosi viaggi. Oltre a loro, al centro di questo racconto c'è padre Gonzalo Freira, un gesuita portoghese. Attraverso le lettere scritte da Matheus Li, tradotte in italiano dal colto gesuita, il lettore si immerge nella vita e nella cultura del Celeste impero: dai costumi alla legislazione, dall'apparato statale a quello militare, dalla medicina alla religione, l'autore presenta fatti e personaggi storici non solo della Cina e dell'Italia, ma del mondo intero di quell'epoca.