Il Novecento in versi. Studi, indagini e ricerche

La poesia italiana del Novecento è un mosaico di esperienze diversissime che è difficile comporre in una cornice unitaria. Chi ha provato a comprendere il suo sviluppo individuando tendenze dominanti o sottolineando il ruolo di correnti, movimenti o manifesti letterari si è sempre scontrato con l'irriducibile individualità dell'ispirazione, con la resistenza della personalità del poeta a qualsiasi tentativo di classificazione. Non per questo, tuttavia, si deve rinunciare a tracciare un bilancio generale. Occorre solo non perdere di vista la singolarità degli autori e delle opere, non lasciare che evaporino tra le dichiarazioni di poetica. E' la scelta costantemente rinnovata da Marco Forti, uno degli interpreti più raffinati delle lettere italiane del secolo, che da oltre cinquant'anni si è impegnato in un colloquio ininterrotto con i poeti e la loro parola. Con "Il Novecento in versi" ha voluto esprimere un'opera completa e personale che non sacrificasse alle necessità del disegno storico le sue preferenze di lettore o l'autonomia del giudizio critico. I saggi compresi in questa raccolta compongono un polittico in cui campeggiano le grandi figure di Montale, Saba, Quasimodo, Luzi, ma che rivela un interesse partecipe e durevole, tra gli altri, per Zanzotto, Giudici e Raboni, fino a esperienze più recenti come quelle di Conte, Cucchi e Viviani. Completano il quadro le indagini sulla poesia al femminile, in dialetto, sul rapporto tra lingua poetica e lingua di comunicazione e una riflessione sul significato della poesia nel nuovo millennio.

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