Un viaggio nel tempo intenso, doloroso, straniante, onirico, commovente; un self coaching involontario. Il racconto del protagonista si vive attraverso momenti, istantanee ed episodi che ricostruiscono le tracce del percorso per ammettere e accettare di essere gay prima, e amarsi e innamorarsi poi. Sullo sfondo, ma con un ruolo da coprotagonisti, canzoni, film, telefilm e romanzi contestualizzano il periodo tra 1983 e il 2011. È un romanzo intimo, il percorso di un'anima moderna.
Ho ricevuto questo libro dall'autore in cambio di una recensione onesta.
Come ho scritto per il libro letto prima di questo, non è mai semplice parlare e fare commenti su libri di questo genere, perché si deve sempre farlo in punta di piedi, nello stesso modo in cui ci si deve approcciare a queste letture.
Non credo di avere molte parole da dire, in parte perché questo libro mi ha lasciato e fatto provare una quantità di emozioni che sono impossibili da descrivere o spiegare, e in parte perché ho idealizzato questo racconto come una piccola confessione chiusa in uno scrigno, di conseguenza per scoprire tutto, si deve avere la forza e il coraggio di arrivare fino alla fine del romanzo.
Mi sento di fare i complimenti all'autore per due motivi: il primo è per il suo stile lineare, preciso e scorrevole, laltro è per il coraggio, perché raccontare storie del genere non è semplice, averle vissute e riuscire a metterle su carta, ancora meno.
Asia Paglino - 13/11/2019 15:47