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Oblio e perdono

Robert Harris
pubblicato da Mondadori

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Luglio 1660. Due uomini dalle barbe incolte e i vestiti ricoperti di salsedine approdano sulle sponde del Massachusetts. Si tratta del colonnello Edward Whalley e di suo genero, il colonnello William Goffe. Sono in fuga, ricercati per l'omicidio di re Carlo I, un'esecuzione clamorosa che ha segnato il culmine della guerra civile inglese, durante la quale le truppe parlamentari hanno combattuto con successo contro i realisti per il controllo del paese. Ma ora, dieci anni dopo la decapitazione di Carlo, i realisti sono tornati al potere. In base alle disposizioni dell'Atto di oblio, i cinquantanove uomini che hanno firmato la condanna a morte del re e hanno partecipato alla sua esecuzione sono stati giudicati colpevoli di alto tradimento. Alcuni di loro, tra cui Oliver Cromwell, sono già morti. Altri sono stati catturati, impiccati, e squartati. Alcuni sono stati imprigionati a vita. Ma due sono fuggiti in America per nave. A Londra, Richard Nayler, funzionario della commissione del Consiglio privato istituita per arrestare i regicidi, è incaricato di consegnare i traditori alla giustizia e si mette sulle loro tracce. Uno stretto legame col passato lo spinge verso questa caccia instancabile: non avrà pace finché non li avrà presi. Ha inizio così un inseguimento che attraversa due continenti, per portare a termine un atto di giustizia e insieme di vendetta personale. Con "Oblio e perdono", primo romanzo storico di Robert Harris ambientato prevalentemente in America, l'autore ricostruisce con una narrazione incalzante la più grande caccia all'uomo del Diciassettesimo secolo, e racconta un'epica storia vera sulla religione, la vendetta e il potere, trasportando il lettore in uno dei periodi più tumultuosi della storia inglese.

Dettagli down

Generi Gialli Noir e Avventura » Romanzi storici , Romanzi e Letterature » Narrativa d'ambientazione storica

Editore Mondadori

Collana Omnibus stranieri

Formato Rilegato

Pubblicato 25/10/2022

Pagine 444

Lingua Italiano

Isbn o codice id 9788804749837

Traduttore Annamaria Raffo

1 recensioni dei lettori  media voto 5  su  5
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Oblio e perdono renzo.montagnoli1

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voto 5 su 5 Dalla penna dellautore di Fatherland, un bellissimo romanzo distopico da cui è stato tratto lomonimo film di grande successo mirabilmente interpretato da Rutger Hauer, è uscito questo libro che mi ha letteralmente avvinto dalla prima allultima pagina. Corre lanno 1660 e in Inghilterra ritorna la monarchia dopo gli undici anni della repubblica di Oliver Cromwell, repubblica nata con la condanna a morte eseguita per decapitazione di Re Carlo I Stuart, a cui ora è subentrato il figlio Carlo II che vuole un taglio netto con il passato, perseguitando i ribelli e dando in particolare la caccia a quelli che hanno sottoscritto la sentenza grazie alla quale il padre è stato giustiziato. E così che vengono rintracciati quasi tutti i firmatari, che vengono poi condannati a morte, ma cè chi riesce a fuggire, in particolare Edward Whalley e suo genero William Goffe. Non si nascondono in Inghilterra, ma riescono a salpare per lAmerica e ad arrivare là nelle nuove colonie. Sulle loro tracce il governo mette Richard Nayler, un autentico mastino, grato per lincarico anche perché in tal modo conta di concretizzare una vendetta personale. I due uomini, seguaci del puritanesimo, per quanto aiutati dai confratelli, conducono una vita errabonda, fatta di paure e senza prospettive. Non vado oltre, perché se dovessi raccontare tutto farei un dispetto a chi intende leggere il romanzo e poi anche perché, per quanto dovessi cercare di essere succinto, finirei comunque per essere eccessivamente prolisso, circostanza certamente non idonea per una piacevole lettura a video. Preferisco invece soffermarmi sui pregi dellopera e sullunico difetto, che lascio per ultimo. La caccia alluomo che intraprende Nayler e che durerà una ventina danni impone al romanzo un ritmo incalzante, con linevitabile desiderio del lettore di sapere le mosse successive; latmosfera non manca, anzi è ricreata in modo pregevole, con questi due uomini che sono in fuga senza concrete speranze di cambiare la loro sorte, in una tensione che a tratti sgomenta. Anche lambientazione è resa benissimo, con la descrizione del mondo dei puritani, della vita nelle nuove colonie, con i contatti non sempre pacifici con i nativi. Pur senza dilungarsi nella descrizione della fisionomia dei protagonisti (i due uomini in fuga e il loro cacciatore) lautore riesce a ricreare laspetto di questi uomini, che varia mano a mano che passano gli anni, in un susseguirsi di eventi di cui progressivamente diventiamo partecipi. La vicenda è veramente riuscita (Harris, in una nota iniziale, premette che è la libera ricostruzione di una storia vera, cioè la ricerca dei regicidi e in particolare di Edward Whalley e William Goffe, personaggi esistiti veramente e oggetto della caccia di Richard Nayler, protagonista che invece è del tutto inventato; i fatti, le date e i luoghi sono poi quelli in cui si è svolta questa caccia implacabile). Insomma, siamo in presenza di un romanzo storico basato su fatti realmente accaduti e forse anche per questo è in grado di avvincere così tanto. La conclusione poi non è per nulla scontata ed è la classica ciliegina sulla torta. E lunico difetto? Lunico difetto è che arrivati a pagina 444, lultima del libro, la lettura purtroppo termina, nonostante la disponibilità a conoscere eventuali ulteriori sviluppi. Da leggere.

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