"Fin dai tempi più remoti è noto che esiste uno stretto legame fra la creazione artistica e la sua epoca, fra le opere e i tempi di un pittore, scultore o architetto. Già Esiodo, attorno al 700 a.C., nel suo poema didascalico 'Le Opere e i giorni', aveva descritto gli alti e i bassi della vita umana, gli eventi favorevoli e quelli nefasti; ma anche le azioni caratteristiche dei singoli tempi dell'anno e della giornata. Le sue osservazioni, i suoi consigli ed avvertimenti orientati secondo il ritmo del tempo, possono essere applicati senza restrizioni non solo alla pratica quotidiana, ma anche alla storia dell'arte e ai suoi rappresentanti. I mutamenti degli interessi e del gusto, delle aspettative e delle possibilità tecniche, ma anche la gioia nel lavoro, e nella ricerca, sono sempre influenzati, nelle università, nei musei, negli altri istituti di ricerca, dalle circostanze concomitanti di ogni giorno. Il carattere utopistico del famoso invito di Nietzsche (1881) ad una radicale evasione dell'artista dalla 'Zeitlichkeit', la temporalità, si conferma anche quando ci si occupi scientificamente dell'arte.." (Dalla premessa di Klaus Bergdolt e Giorgio Bonsanti)