Il libro è composto da saggi di Arianna Sacerdoti e da un ampio contributo di riflessione metapoetica del suo allievo Francesco Russo. Ha due centri: uno è la poesia di Stazio (primo sec. d.C.) riletta da entrambi gli autori in prospettive diverse e con risultati originali, il secondo è il neolatino e la ricezione dell'antico, con un'indagine su Narciso tra Ovidio e la canzone pop di Alanis Morissette.