L'estate del 1982 è quella dei Mondiali di Spagna e della canzone Paradise di Phoebe Cates. Ma è anche l'estate in cui due giovani amici, Sherlock e Watson, appassionati di gialli e misteri, proiettano la loro attrazione per l'ignoto oltre le mura di una vecchia e minacciosa villa in montagna, Villa Paradiso, che nasconde dietro la sua sinistra rovina un passato impronunciabile. Nel pieno delle loro avventure estive, Watson esce di strada in bici e precipita nel bosco. Rimane incosciente per un mese, e al suo risveglio trova un plico di lettere ad aspettarlo. Sono quelle che l'amico Sherlock gli ha scritto dalla montagna, durante la sua assenza, e gli parlano di un'estate che non ha vissuto, di nuovi amici e amori, ma anche di strani episodi che riguardano Villa Paradiso. Al suo risveglio, tuttavia, Watson non scopre soltanto quelle missive ad attenderlo. Riceve anche la notizia che Sherlock e i suoi nuovi amici non si trovano più. Sono scomparsi a fine estate e nessuno sa dove o cosa cercare. Trentun anni dopo, un Watson ormai disilluso e provato torna per la prima volta al paese di quella lontana estate. Lo fa perché ha ricevuto una richiesta di aiuto: una lettera, scritta con la stessa grafia di quelle che gli aveva inviato Sherlock, una vita prima. Ad attenderlo trova la villa oscura e diroccata, che nasconde più di un segreto oltre le sue finestre buie, occhi che sprofondano su un passato misterioso e terribile.
Inizialmente Paradise non invita ad essere letto volentieri perchè il contenuto si snoda per più di 600 pagine e ci sono parecchi errori di battitura.
Tuttavia, nonostante questa titubanza iniziale, la storia narrata risulta avvincente sin dalle prime righe per via dei temi trattati: la spensieratezza di unestate degli anni 80 e delle canzoni dellepoca, il valore dellamicizia e linsicurezza degli amori adolescenziali dei protagonisti.
Accanto al senso di leggerezza che aleggia nellambiente montano in cui si svolgono i fatti, scorre un universo parallelo connaturato da eventi sovrannaturali, da forze maligne e da sparizioni inspiegabili che creano una certa suspense ( la montagna di notte sa rendere terribile ciò che di giorno è magnifico )
La narrazione è caratterizzata da periodi brevi e di semplice costruzione sintattica per cui il lettore è invogliato a proseguire, incuriosito anche dalla minuziosità degli episodi descritti.
Labilità dellautore sta nel riportare fatti realmente accaduti, con frequenti riferimenti alla seconda guerra mondiale, alternati ad episodi misteriosi e ricchi dazione che suscitano angoscia e paura in chi legge.
Pagina dopo pagina si arriva facilmente a metà libro, si prende confidenza con i personaggi ma non si è ancora in grado di indovinare cosa nasconda nel suo interno villa Paradiso, costruzione in stile liberty ormai abbandonata da anni e consumata dal tempo.
La narrazione ci coinvolge pienamente nelle vicende legate alla villa prendendo le difese di alcuni sfortunati protagonisti della storia e partecipando alle estenuanti lotte contro esseri malvagi. Il lettore vive attivamente il susseguirsi di scene talvolta schizofreniche e terrificanti che alla fine portano alla totale vittoria del bene sul male, dellamore sullodio, della luce sul buio.
Il libro è a lieto fine perchè ci conduce attraverso un piacevole viaggio verso un mondo luminoso, sereno e paradisiaco.
daniela190669 - 05/03/2020 17:59