Lei, Francesca Archibugi, offre il suo sguardo, costruisce lʿascolto, lui, Pierluigi Cappello, offre la sua identità sorridente, restituisce la complessa naturalezza di chi ÿ nato «al di qua di questi fogli». Vita e creazione letteraria: quali distanze alimentano il rapporto? La storia di Pierluigi ÿ necessariamente anche la grande storia di una terra e di un popolo, scorre sullo schermo così come scorre nella quotidianità .
Il lettore dei versi e delle prose di Pierluigi Cappello non potrà non apprezzare questo bellissimo film dove realtà e trasfigurazione artistica nascono l'una dall'altra grazie alla sensibilità con cui Francesca Archibugi rappresenta e interpreta il mondo del poeta friulano, passo dopo passo, fotogramma dopo fotogramma. L'altezza delle poesie di Cappello, le sue "Parole povere" e la grana finissima di una scrittura trasparente e profonda si riflettono nelle diverse scene del film, nel paesaggio, mai convenzionale, nei dialoghi del poeta con gli amici, nelle musiche che irrompono nella sua quotidianità, nei suoi giorni difficili, nei suoi versi, che sempre ci sorprendono e ci incantano.
Anna Clelia Trapani - 18/11/2015 10:35