Il corpo come patria, radici, eredità da modellare secondo usi sociali che variano in base alla culture e alle storie; ma anche una patria provvisoria, esposta al rischio, alla precarietà, alla trasformazione. Tutto questo osservato a Roma, coacervo di realtà variegate, negli anni '90, tra inquietudini millenaristiche e illusioni di un'Italia che cambia, tra progetto e no future.