All'ombra del dominio del Fallo il maschio ha smarrito la capacità di vivere il proprio corpo, le emozioni e la sessualità in maniera autonoma. Nelle attuali società della globalizzazione, liberi di essere, noi maschi non sappiamo più con certezza chi siamo. Per chi si interroga sulla propria maschilità e guarda allo specchio la propria rappresentazione di genere, la domanda è come minimo imbarazzante, a volte angosciante. Non è facile per un individuo di sesso maschile rispondere. Non è facile essere maschi al di là dei ruoli dominanti, liberandosi dagli stereotipi aggressivi del cacciatore, del guerriero, del dominatore e del padre-padrone. È difficile per i maschi parlare di se stessi e delle proprie esperienze personali, del proprio 'io' emozionale, della propria sessualità e del proprio pene, organo di senso e di percezione dell'altro, connesso al corpo intero. La relazione maschile con l'esperienza del corpo sessuato e situato, nel tempo, nello spazio, nell'ambiente, si rivela troppo spesso alienata, oscura, eteronoma. In questo libro, coraggioso e provocatorio, vengono affrontati i temi della pluralizzazione delle maschilità, della crisi del Fallo come modello unico e significante, del rapporto emozionale e sensuale con gli altri e con l'ambiente, della ricerca di una identità di genere maschile riflessiva, nonviolenta, aperta alla relazione ed al mutamento, flessibile ed amorosa.