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Perché siamo così ipocriti sulla guerra? Un generale della Nato racconta - Fabio Mini
Perché siamo così ipocriti sulla guerra? Un generale della Nato racconta - Fabio Mini

Perché siamo così ipocriti sulla guerra? Un generale della Nato racconta

Fabio Mini
pubblicato da Chiarelettere

Prezzo online:
7,00
Prodotto acquistabile con Carte Cultura, 18App e Carta Docente
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La guerra non è solo manifestazione di potenza e spietatezza, essa nasconde anche l'inganno e l'ipocrisia. Da sempre. Era falso il pretesto della guerra di Troia, Elena, per la quale non valeva certo la pena di intraprendere una spedizione di guerra e dieci anni di assedio. Era falso il pretesto dell'incidente del Tonchino che ha dato l'avvio alla guerra del Vietnam. Era falso il massacro di Racak del 1999 che ha fornito il pretesto per la guerra in Kosovo. Era falso il pretesto delle armi di distruzioni di massa di Saddam che nel 2003, in piena guerra afghana, ha aperto un secondo conflitto portando l'America al collasso d'immagine ed economico. Anche la pace è un pretesto ormai abusato e ipocrita. Gli interventi militari diventano più accettabili se vengono declinati in tutte le salse inglesi usando il prefisso "Peace": keeping, making, enforcing, building, enhancing, support operations ecc. Il termine "umanitario" esprime di per sé ipocrisia da quando ciò che si chiamava correttamente Diritto bellico è diventato Diritto umanitario. Sono ipocrite anche le scuse umanitarie addotte per far la guerra a Gheddafi, non per quello che gli si è addebitato, che è tutto vero, ma per quello che si è taciuto sulla connivenza di chi lo ha difeso e persino di chi lo ha accusato. Mini pone cinque domande sulla guerra. A tutte risponde forte della sua esperienza e non fa sconti a nessuno.

Dettagli down

Generi Politica e Società » Politica e Istituzioni » Relazioni internazionali » Attivismo politico

Editore Chiarelettere

Collana Reverse

Formato Brossura

Pubblicato 03/05/2012

Pagine 92

Lingua Italiano

Isbn o codice id 9788861902930

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