Francesco Petrarca è considerato il fondatore della lirica italiana, così come la vediamo ancora oggi: il suo sistema culturale ruota attorno alla centralità dell'uomo e la sua opera poetica è una lunga autobiografia. In lui vita e letteratura, reciprocamente connesse, sfumano l'una nell'altra. Vissuto in un secolo, il Trecento, di grandi sconvolgimenti, ha anche trasformato il concetto di cultura, dandole un valore superiore a ogni altra cosa del mondo, e ha interpretato la figura dell'intellettuale quale custode della civiltà. Calato nella realtà del tempo, prese posizione in lettere, invettive, trattati, ma anche nelle rime del Canzoniere su questioni della più viva attualità. Ma in ogni sua opera si dispiega la meditazione sui grandi dissidi dell'animo umano, lacerato tra le passioni terrene e gli aneliti verso l'elevazione dello spirito, l'oltremondano e l'eterno.