Distante per vocazione dagli umori mutevoli e dalle implicite ma pressanti richieste dei tempi, Bartolo Cattafi (1922-1979) è venuto componendo un'opera le cui singolarità e freschezza sembano avere costruito un percorso all'insegna della coesistenza di una tensione vitale e della cupa ombra della morte. Uno scontro drammatico intorno al quale la parola di Cattafi di esercita e si arrovella, fino a che, nei versi febbrili dell"Allodola ottobrina" (il suo ultimo libro) e nei testi pubblicati dopo la morte, esso si ricompone nel grande tema religioso, potentemente espresso. "Altri autori della sua generazione" dice Giovanni Raboni, curatore di questa antologia con Vincenzo Leotta, "potranno esserci sembrati, via via, più attuali, più ricettivi o tempesivi di Cattafi nel cogliere e registrare gli umori e i colori dell'epoca; ma nessuno, a mio parere, offre le stesse garanzie di durata o appare già adesso così inalterabilmente leggibile."