Quando celebriamo, la creazione entra a far parte integrante del culto che noi rendiamo a Dio. L'essere umano prega e loda il suo Signore a partire dalla condizione di creatura che gli è propria e, per rendere gloria a Dio, utilizza elementi che la natura offre. Un contatto con il creato è quindi anche occasione di educazione alla liturgia e al suo linguaggio simbolico. Un camposcuola, un'esperienza di campeggio, ma anche una giornata di ritiro o un momento di preghiera organizzato in parrocchia possono essere occasioni propizie per far meglio conoscere alcuni degli elementi naturali - il fuoco e la luce, l'acqua, il pane e il vino ... - che si ritrovano quotidianamente nella celebrazione liturgica. Il linguaggio `cristiano' delle cose e della natura, d'altro canto, è profondamente radicato nella Parola di Dio. Nell'interpretazione del simbolismo degli elementi naturali bisogna lasciarsi guidare dai libri biblici che, riferendosi a tali elementi, evocano gli interventi salvifici di Dio. Di qui il metodo proposto dai testi di questo sussidio: riaccostare ragazzi e giovani tanto alla creazione quanto alla preghiera al Dio di Gesù Cristo; suscitare silenzio e contemplazione, ma anche educare all'azione liturgica; accompagnare nell'esecuzione di gesti e riti della fede (tra cui la Veglia pasquale), suscitando una consapevolezza tutta nuova del loro senso.