Il libro racconta le emozioni di una bambina nata contadina e cresciuta negli anni '50-'60 a Cattolica, tra la campagna dell'entroterra ed il mare. Come in uno specchio si riflettono le esperienze della vita quotidiana, luoghi, stanze, piccole cose, incontri e persone; un mondo ormai perduto vissuto nel rispetto di valori e tradizioni che oggi, ormai lontani, sono giĆ storia.
Bello ed emozionante il tuffo nella meta' del secolo scorso che offre 'Prime stanze del mio io'.
Leggendo si ha la senzazione di entrare proprio nell'intimo della scrittrice, di sentire gli odori accuratamente descritti, di vedere con gli occhi di bambina alcuni scorci di vita contadina passata amabilmente dipinti. Il lettore e' catturato e rivive quasi in prima persona cio' che legge.
Le espressioni dialettali, le immagini usate nelle descrizioni rendono ancora piu' realistico il testo .L'ironia che trapela rende piacevole la lettura gia' di per se' scorrevole e ci fa capire quanto i ricordi siano per l'autrice una parte integrante del suo io,quasi un tesoro inespugnabile.
Ciononostante, lei ci ha aperto le porte delle sue 'stanze' e prendendoci per mano ci ha fatto conoscere una realta' lontana in cui affondano le nostre radici.
Merito grande dunque di averci lasciato un prezioso spaccato di storia vissuta di Cattolica.
Complimenti!
Stefania Maestri
Anna Cecchini - 15/12/2015 21:07