La medicalizzazione che ha oggi coinvolto l'assistenza ostetrica, suffragata dalla fiducia nella massiccia introduzione della tecnologia, rischia di radicare nella società la cultura del feto come prodotto di mercato e l'indifferenza sulle modalità del parto (spontaneo o taglio cesareo), con le conseguenti importanti implicazione umane. Il testo, il primo di una serie, è rivolto alle ostetriche, alle studentesse dei corsi di laurea in ostetricia e ginecologia, ai medici, alle infermiere, alle donne, e a tutti coloro che vogliono favorire il processo fisiologico dell'assistenza alla gravidanza e al parto con l'obiettivo di mantenere normale la nascita.