Prendendo spunto dal mito di Prometeo, che sfidò gli dei per dare il fuoco agli uomini, Gide costruisce uno dei suoi lavori più sagaci e disincantati. È un libro delicato, poetico e graffiante allo stesso tempo, nel quale la psicoanalisi entra dalla porta principale per una possibile lettura del mito "smitizzato", con il coraggio non di dissacrare, ma di leggere in piena libertà l'animo umano nella sua crudezza, alla luce dell'intelligenza. "Prometeo male incatenato" é sicuramente uno dei testi dove meglio spicca il gusto sottile e leggero di questo grande scrittore del secolo scorso, che qui mette a disagio chi è incapace della libertà di un "gesto gratuito".