Se salpi alla volta delle stelle con intenti pacifici ma finisci con il decretare la fine di un mondo e dei suoi inconsapevoli abitanti, allora hai due possibilità: primo, continuare a compiangere te stesso per le conseguenze di un errore commesso millenni prima; secondo, prendere una decisione e sfruttare la cosa a tuo vantaggio senza preoccuparti delle conseguenze. Se poi quel mondo è la nuova casa della tua morente civiltà, allora avrai una ragione in più per approfittare della situazione. E questo il complicato contesto in cui si trova l'equipaggio di una nave generazionale. E da questo scenario l'autore de "La regola del numero sette" sviluppa una delle più interessanti e inquietanti storie brevi della fantascienza italiana.