COLOMBO, Michele. - Nacque il 5 apr. 1747 a Campo di Pietra, frazione di Salgareda (Treviso), da lacopo e da Francesca Carbonere. Educato inizialmente dal sacerdote del villaggio, gli si presentò presto l'occasione di avviarsi alla lettura dei classici italiani.
La sua preferenza andò subito ai prosatori e si vennero delineando in lui sin dai primi anni un deciso interesse per gli studi di lingua e una propensione per un modello di prosa semplice, non "numerosa", quale ritrovava appunto in Segneri, Salvini, Redi, Dati, Magalotti, e tra i moderni Zanotti, Manfredi e Gaspare Gozzi. A determinare la vocazione linguistica dovette contribuire moltissimo la frequentazione del compendio del vocabolario della Crusca di Apostolo Zeno, ma nel carattere delle sue scelte già si rifletteva l'indirizzo del moderno purismo: diffidente verso l'eloquenza del Boccaccio, ammiratore della spontaneità e grazia dei trecentisti, ma anche dell'arte dei cinquecentisti, apprezzava la disinvoltura dei contemporanei, purché a quei modelli si richiamassero.