Un uomo in crisi raggiunge Parigi dalla Spagna per rivivere un passato felice, senza sospettare che precipiterà in un'avventura sordida e fosca, con un esito crudele; un architetto rievoca uno straordinario quanto allucinante episodio della sua giovinezza - quando in Colombia prese parte all'assalto armato contro un gruppo di lebbrosi asserragliati in una chiesa-lebbrosario - per risolvere un enigma che lo perseguita da allora e saldare i conti con il passato; un fotoreporter colombiano sempre in viaggio seduce una dopo l'altra hostess di varie compagnie aeree per poi scoprire, come in una trama gialla, di essere uno strumento nelle loro mani; due orfani abbandonati a se stessi in una grande casa piena di fantasmi vivono la loro pubertà addentrandosi nel territorio oscuro e morboso di una relazione in cui si mescolano i vivi e i morti; un cileno in Germania si trova a giocare un ruolo imprevisto e rischioso in un cupo intrigo internazionale pieno di suspense e di colpi di scena. Dal noir al racconto d'avventura all'erotismo: storie eterogenee di scrittori che si sentono fratelli benché appartenenti a diverse nazionalità e che, nel corso degli anni e durante sporadici quanto mitici appuntamenti conviviali in giro per il mondo, hanno elaborato il concetto dell'essere senza patria che sta alla base di questo libro: una sorta di sovranazionalità, di ricerca di una patria comune - quella della lingua spagnola ma anche del narrare, del fatto stesso di raccontare - che cancelli qualsiasi frontiera. E' il loro progetto è diventato questo libro di racconti che si leggono col piacere di spaziare tra vari generi letterari: cinque avventure narrative di autori felicemente accomunati dalla stessa, inesorabile vocazione di cantastorie.
Testi di: Bernardo Atxaga, José Manuel Fajardo, Santiago Gamboa, Antonio Sarabia, Luis Sepulveda.