Il libro si inserisce nel dibattito italiano e internazionale sui modelli di sindacalismo sostenibili in un'era post-industriale, proponendo un'angolatura di analisi innovativa. Essa è rappresentata dal tema dell'"accountability", intesa come l'insieme dei meccanismi attraverso i quali un'organizzazione democratica può assumere formalmente responsabilità e rispondere in modo trasparente alle attese dei suoi molteplici "stakeholders": gli iscritti in primo luogo, ma anche i gruppi più ampi costituiti dai lavoratori cui verranno applicati i contratti, dalle controparti contrattuali, dagli utenti dei servizi offerti in misura sempre maggiore dal sindacato, dallo stato. I saggi articolano il tema in questioni come le motivazioni all'associazione, la diversificazione dei servizi, l'"accountability" sulla performance culturale, la trasparenza amministrativa, il ruolo della regolazione e dell'autoregolazione utilizzando diverse prospettive disciplinari: diritto, storia economica, economia aziendale, organizzazione, scienza politica. La prospettiva di analisi non è solo descritta ma anche progettuale, orientata a contribuire attraverso la ricerca empirica a risolvere quei problemi di "governance" che tutte le grandi organizzazioni, e non solo le imprese, possono e devono porsi. I testi sono di Romano Cappellari, Stefano Liebman, Stefano Musso, Fabrizio Panozzo, Francesco Paoletti e Mauro Salvato.