Più di cinquant'anni fa, in una placida cittadina del New England, un'ombra si allunga sui giochi di un bambino di sei anni. Quando il piccolo Jamie alza lo sguardo, sopra di lui si staglia la figura rassicurante del nuovo reverendo, appena arrivato per dare linfa alla vita spirituale della congregazione. Intelligente, giovane e simpatico, Charles Jacobs conquista la fiducia dei suoi parrocchiani e l'amicizia incondizionata del bambino: per lui il pastore è un eroe, soprattutto dopo che gli ha "salvato" il fratello con una delle sue strepitose invenzioni elettriche. Ma l'idillio dura solo tre anni: la tragedia si abbatte come un fulmine su Jacobs, tutto il suo mondo è ridotto in cenere e a lui rimane solo l'urlo disperato contro il Dio che lo ha tradito. E il bando dal piccolo Eden che credeva di avere trovato. Trent'anni dopo, quando Jamie avrà attraversato l'America in compagnia dell'inseparabile chitarra che l'ha reso famoso, e dei demoni artificiali che ha incontrato lungo il cammino, l'ombra di Charles Jacobs lo avvolgerà ancora: questa volta per suggellare un patto terribile e definitivo. "Revival" è il racconto di due vite, quella che King ha vissuto e quella che avrebbe potuto vivere, attraverso due personaggi formidabili per potenza e fragilità, due uomini ai quali accade di incontrare il demonio e di affondare nel suo cuore di tenebra.
La nostra recensione
È come se tutti gli incubi e gli orrori visti e immaginati da Stephen King nella sua lunga carriera di scrittore si fossero dati appuntamento qui, in questo romanzo “elettrizzante”, nel vero senso della parola e, leggendolo, capirete presto il perché. Revival è questo: è Stephen King allo stato puro, pura energia fantastica, assoluta voracità di emozioni narrative pura immedesimazione nel male e nelle tenebre, anche se qua è la luce a essere protagonista, o meglio: la potenza ignota e segreta dell’elettricità che, come una presenza aliena e insondabile, entra a distorcere l’ordine naturale delle cose. D’altronde King è un maestro nel giocare con forze al di là dell’umana comprensione e nel manipolare il senso di realtà del lettore per sprofondarlo in una instabilità disorientante che gli amanti di King ben conoscono e di cui son ben contenti di essere preda a ogni nuovo romanzo del loro idolo. La vita di Jamie, così indissolubilmente e diabolicamente legata a quella del reverendo Charles, è una corsa contro l’orrore e all’interno dell’orrore, una rinascita (revival) che si rinnova e che diventa folgorante come la potenza scaricata da un fulmine. Jamie attraversa, insieme alle tappe della vita, tutte le soglie che conducono di volta in volta sempre più dentro la sua ossessione quotidiana in un crescendo di tensione, fino all’apoteosi finale, anzi: fino all’apocalisse finale, in perfetto stile King. Il Re non si sogna proprio di abdicare, anzi: siede sempre più saldamente sul trono dell’horror.