Il discorso di Piermario Ferrari tenta di predisporre le categorie per una possibile "filosofia ecumenica" e di indicare ciò che rende auspicabile una dimora e una convivenza fra le differenti appartenenze europee. Attinge con sapienza e finezza speculativa a un'abbondante letteratura non solo filosofica e teologica. La scelta di favorire una filosofia ecumenica, che colloca la centro del proprio interesse un'antropologia del dialogo, e di privilegiare una teologia preoccupata di fornire alla relazione interumana pieno significato è al cuore del saggio. Prefazione di Pier Davide Guenzi. Postfazione di Giannino Piana.