I saggi montaliani che vengono raccolti in questo volume sono strettamente collegati alle molte altre pagine che Cambon ha dedicato al poeta: ne sono anzi sovente un'aggiunta e una derivazione, talvolta deliberati chiarimenti o anche revisioni di valutazioni e di giudizi, talaltra distese letture interpretative di testi montaliani combinate in qualche momento con dirette conversazioni con Montale e almeno in un caso con decise precisazioni offerte da questi al suo lettore, critico e traduttore. In inglese restano l'"Eugenio Montale del 1972" (Columbia University Press), antologia di testi, e l'importante volume dell'83, "Eugenio Montale's Poetry: a Dream in Reason's Presence" (Princeton University Press). La lunga frequentazione con le opere di Montale, con il quale tenne un costante e stretto rapporto di amicizia, permise una critica dinamica, pronta a riprendere in ogni occasione i fili di un discorso rivolto a lettori e a studiosi, tanto in Italia, con la sua presenza in molte riviste, quanto negli Stati Uniti, dove Cambon, già negli anni Cinquanta, si presentò come il primo critico montaliano.