"Il secondo motivo è che non riescono a valutare che cos'è il peccato. Il vero peccato consiste unicamente nel fatto che un uomo, con volontà riflessa e deliberata, coscientemente e volentieri, senza opposizione della ragione, si rivolge da Dio verso il vizio. Perché se un uomo avesse tante tentazioni quanti batter d'occhi, e queste fossero così sconce e perverse da non essere possibile a nessun cuore di pensarle o a nessuna lingua di esprimerle, su chiunque esse fossero, Dio o la creatura, e l'uomo ci stesse dentro pure un anno intero o due o quanto a lungo si vuole; finché la ragione non vi avesse contro che lotta e dispiacere, com'è naturale in simili cose, tanto da non cadere del tutto con animo deliberato e con piena volontà, non si sarebbe commesso nessun peccato mortale. E ciò è così assolutamente vero secondo la Sacra Scrittura e la sacra dottrina, per le quali parla lo Spirito santo, com'è vero che Dio è in cielo."