Non è mai stato facile parlare di Dio. Chi ha il nobile e oneroso compito dell'annuncio lo sa benissimo, così come sperimenta ogni volta di nuovo la propria pochezza. Oggi incontriamo una difficoltà supplementare, a causa del ricco pantheon di idoli, dove sembra esserci posto per tutti e per nessuno. Eppure è imperativo ritrovare ogni mattino uno stile nuovo di evangelizzazione: ci sentiamo chiamati a fare qualcosa, senza perdere altro tempo, per trasmettere a tutti la ricchezza della Parola di Dio, soprattutto al mondo dei giovani che viaggiano su nuove tangenziali della comunicazione. I fedeli hanno il diritto di pretendere un commento alle letture della messa che venga dall'intelligenza, dal cuore, dalla vita. Al predicatore, che non possiede ricette miracolose, spetta un compito davvero arduo. Il miracolo potrà venire dalla felice combinazione di impegno personale e di apporto della grazia. Se questo sussidio favorirà, sia pure in minima parte, il lavoro di comprensione del testo biblico, avrà raggiunto il suo scopo. Oltre ai predicatori, potrà aiutare tutti coloro che vorranno prepararsi alla liturgia della Parola proposta ogni domenica.