Nel libro ''Sistemi biologici e giustizia vita animus anima''viene mossa una riflessione su ciò che differenzia i sistemi biologici,sistemi di semplici viventi,dai sistemi sociali e giuridici,propri degli uomini. Nel testo si mette in chiaro che l'attività scientifica,per quanto esaustiva possa essere,incontra un limite nell' analizzare l'uomo nella sua interezza(in-dividualità). Le attività dei laboratori scientifici non chiariscono le ragioni che portano l'essere vivente umano ad agire manifestando delle intenzioni,che lo rendono per questo imputabile personalmente. Nei sistemi biologici,i sistemi dei viventi non umani, sono presenti delle inclinazioni volte all'utile biologico per la sopravvivenza;a differenza ,le intenzioni degli uomini non sono volte ad un utile funzionale alla sopravvivenza,ma chiariscono l'attività propria dell'uomo che dimostra,in questo modo,di possedere un io,di possedere un'anima e di essere capace di scegliere rischiando la propria libertà. Possedere una soggettività significa fare emergere una spiritualità che è ''solo mia'' e che manifesta la presenza di una vita interiore e non si limita a salvaguardare le proprie funzioni vitali DANIELE BAUSI
Anonimo - 21/04/2009 22:44