21 Agosto 1955, dopo cinque giorni e quattro notti passate da solo sulla granitica parete nord-ovest del Petit Dru, nella catena del Monte Bianco, Walter Bonatti è arrivato a un punto di non ritorno. La roccia si è fatta priva di appigli, non c'è strada per salire e non è possibile scendere. È una situazione impossibile, che rispecchia quella in cui si è trovato nel 1954, bloccato per un'intera notte da una bufera di neve e ghiaccio sotto la cima del K2, oltre quota ottomila metri. Alverà ripercorre magistralmente una storia di caduta e riscatto, la parabola esemplare e avvincente di un uomo che, sfidando anzitutto sé stesso, ha scelto la scalata come modo per comprendere meglio la propria umanità.