L'insofferenza alle direttive e alla disciplina costano al capitano Kirk il comando dell'Enterprise. La flotta stellare gli leva la nave e lo separa dal suo primo ufficiale Spock, come due bambini troppo indisciplinati. Sarà l'arrivo di una minaccia imprevista e misteriosa e, di nuovo, la capacità di Kirk di mettere in luce le proprie abilità a costringere la flotta a rimetterlo al suo posto. Un uomo che la stessa razza umana ha modificato geneticamente, e poi congelato nel terrore di ciò che aveva creato, si ÿ svegliato ed intende svegliare tutti gli altri 72 esperimenti come lui. Visto che uno solo basta a creare scompiglio e quasi demolire una città , l'obiettivo ÿ renderlo innocuo il prima possibile. Eppure sembra che non sia lui il peggio intenzionato...
Il grandissimo merito di J.J.Abrahms, il deus ex machina dietro al reboot del franchise di Star Trek, è aver costruito un nuovo universo in grado di appassionare una nuova generazione di fans, cresciuti dopo le serie tv ed i film basati sulla serie originale o su "The Next Generation", senza per questo scontentare i puristi, ormai orfani del leggendario capitano Kirk interpretato da William Shatner o del capitano Picard reso celebre da Patrick Stewart. In particolare, "Into Darkness", il secondo episodio del reboot del franchise di fantascienza ad opera di J.J.Abrahms, riprende uno dei villains più famosi dell'universo Trek, Khan, qui interpretato da un ottimo Benedict Cumberbatch. La trama, densa di azione, risulta sempre appassionante, e ricca di colpi di scena, mentre le relazioni tra i vari protagonisti ed il loro spessore vengono ulteriormente approfonditi. Molto convincente Chris Pine nei panni del giovane Kirk e degne di nota risultano essere le performances di Zachary Quinto (Spock), Simon Pegg (Scott) e, soprattutto, Zoe Saldana, molto a suo agio nei panni di Uhura. Un film sicuramente da non perdere.
Fabio Clemente - 08/10/2013 12:20