Il volume affronta la sequenza del secondo millennio, che vede nei primi secoli Ravenna governata dalla signoria feudale degli arcivescovi sotto il costante controllo degli imperatori germanici, mentre si sta organizzando il comune aristocratico. Dopo il potere esercitato dai Traversari si instaura la signoria polentana (1270-1441), che a lungo contende con arcivescovo e giurisdizione pontificia. Del successivo governo veneziano (1441-1509) è merito indiscusso il rinnovamento urbanistico, la "instauratio" della città esaltata da Desiderio Spreti. Dal 1590 la comunità cittadina passa sotto il governo papale e vi resta fino al 1797. Questo lungo periodo è caratterizzato dalla sistemazione delle acque e da un arricchimento architettonico.