«Impiegare un'immaginazione e un linguaggio siderali, col distacco dell'astronomia, per raccontare situazioni tipicamente umane, e risolverle con procedimenti di astrazione come se si trattasse di problemi matematici. Gli ultimi racconti di Ti con zero sono scritti con questo programma stilistico. Pare quasi che l'autore senta in ogni racconto la tentazione d'uscire dai limiti che si è volta per volta fissato e di tracciare lo schema paradossale d'una storia del mondo o d'una filosofia naturale. E forse non è un caso che Qfwfq s'imbatta in una situazione accuratamente evitata nelle Cosmicomiche: il passaggio dalla vita alla morte.» Italo Calvino