Cippo è un infermiere. Nel piccolo ospedale di provincia nel quale dovrebbe lavorare trascorre di fatto il suo tempo dedicandosi ad attività più interessanti e remunerate: favori e raccomandazioni, maneggi di vario genere, piccoli e loschi affari, scherzi e caricature ai danni di colleghi, parenti, conoscenti e di chiunque gli capiti a tiro. Il tutto accompagnato da rievocazioni fuori luogo, vecchie canzonette cantate a squarciagola e improbabili aneddoti con i quali rende difficilissima la vita dei pazienti. Godendo, in esilarante crescendo, di surreali episodi che vedono Cippo nel ruolo principale, il lettore assiste al susseguirsi di giornate apparentemente ordinarie, popolate da una variegata galleria di personaggi che hanno in comune solo viscerali sentimenti di attrazione e di repulsione nei confronti dell'irresponsabile protagonista di questa storia. Ma cosa succederà ai fragili equilibri del mondo che sembra gravitare vacuamente e allegramente intorno a Cippo e che nasconde invece vendette incompiute e rancori inespressi? Cosa trasformerà sette giorni apparentemente uguali a tanti altri nell'ultima settimana di vita del singolare infermiere? Quale dei numerosi personaggi che da tempo sono bersaglio dei suoi scherzi e oggetto dei suoi raggiri, deflagrerà all'improvviso come una bomba ad orologeria? Un romanzo espressionista e originale, spassoso e irriverente, caustico e dolorante che si rivela inaspettatamente giallo e stravolge i confini del giallo, che lascia senza fiato fino all'ultimo degli interrogativi: chi ammazzerà Cippo?