«Non risulta possibile studiare un fenomeno, certamente circoscritto, della storia letteraria isolana senza condurre una riflessione preliminare su quell¿idea di Sicilia, dentro l¿unico grande libro a cui tutti gli scrittori isolani che si rispettino, almeno da Verga e Capuana in poi, non hanno fatto altro che aggiungere qualche pagina. Questo è il punto: la Sicilia, nella sua peculiarità culturale, potrebbe anche non essere mai esistita, bisognerebbe comunque fare i conti con ¿l¿isola di carta¿ che gli scrittori siciliani ci hanno consegnato in questi ultimi centotrent¿anni».