Scrisse lindimenticabile Giuseppe Pederiali nel 2002, nella sua rubrica "Risvolti" sul quotidiano Italia Oggi: «Neppure i narratori sono più quelli di una volta. Nel 1977 Luciano Simonelli, giornalista, critico letterario e oggi editore, scrisse per le Edizioni Elle "Un romanzo nel cestino" (sottotitolo: Vizi, vezzi e virtù degli scrittori italiani da leggere e da buttare). Il pamphlet fece epoca in quanto Simonelli, estraneo alle consorterie letterarie e ai clan editoriali e privo di romanzi da collocare, raccontò davvero i difetti e le virtù degli scrittori italiani, oltre a elogiarne o stroncarne le opere. Naturalmente si fece molti nemici, ma il suo libro resta ancora gustosissimo e, soprattutto, unico in una società di letterati che hanno paura anche della propria ombra, oppure usano la stroncatura come arma terroristica per il personale tornaconto. "Un romanzo nel cestino" è ancora oggi esemplare e istruttivo, e non sarebbe una cattiva idea ristamparlo: resta come un valido documento, anche se i personaggi sono cambiati. Capricciosi, arrivisti, mafiosetti oppure mattoidi, imprevedibili, bohémien, gli scrittori raccontati da Simonelli erano comunque dei grandi protagonisti, a volte meritevoli di diventare loro stessi personaggi da romanzo (vedi Mastronardi, Moravia, Zavattini, la Morante, D'Arrigo)». La sollecitazione di Giuseppe Pederiali è stata accolta ed ecco in eBook, in "anastatica digitale", quel libro uscito nel lontano 1977 con la riproduzione della stessa copertina di allora, con un bel disegno di Rino DAnna.