La prima -ante litteram- graphic novel italiana di attualità. Ritorna disponibile, a 32 anni dall'unica ristampa, un'opera che segna una tappa fondamentale nell'impiego del fumetto come strumento di informazione. 1969. La strage di piazza Fontana dà il via in Italia a un palpabile clima di paura e di incertezza. Gli attentati si moltiplicano; la ricerca dei responsabili -ancora impuniti dopo quarant'anni- si muove soprattutto in direzione della "pista anarchica". Solo nel 1975 comincia a diffondersi con grandi difficoltà l'ipotesi che sia stata messa in atto la cosiddetta "strategia della tensione", un cinico e sperimentato meccanismo che, diffondendo il terrore, garantisce il mantenimento dello status quo. Raccontato "in presa diretta" con grande efficacia da tre autori capaci di avvincere e coinvolgere i lettori e distribuito in 600.000 copie, Un fascio di bombe mantiene viva la sua attualità, evidenziando come la paura sia un'arma sempre pronta ad essere impiegata da ogni forma di potere.
Maurilio Manara, noto principalmente con il nome di Milo, nasce a Luson, in Alto Adige, il 12 Settembre 1945 ed è considerato uno dei fumettisti italiani più noti per le opere di stampo sensuale. Inizia alle porte degli anni Settanta le sue prime collaborazioni, fino ad arrivare alla grafica del fumetto Jolanda de Almaviva che inaugurerà la sua carriera nel genere fumettistico di carattere erotico. Questa serie di fumetti prodotta dalla casa editrice Ediperiodici e ideata da Roberto Renzi e