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Un'odissea partigiana

Mimmo Franzinelli - Nicola Graziano
pubblicato da Feltrinelli Editore

Prezzo online:
12,99

A ridosso della Liberazione la magistratura processa centinaia di ex partigiani, accusati di gravi reati commessi durante la lotta clandestina e nell'immediato dopoguerra. Sono perlopiù imputazioni relative a casi di "giustizia sommaria" contro persone sospettate di spionaggio, coinvolte nell'apparato repressivo fascista o comunque invise ai patrioti. Per diverse decine di imputati la strategia difensiva impostata da Lelio Basso, Umberto Terracini e da altri avvocati di sinistra punta a mitigare le pene mediante il riconoscimento della seminfermità mentale. Quando poi, dall'estate del 1946, l'amnistia Togliatti apre le porte alla grande massa dei fascisti condannati o in attesa di giudizio, anche i partigiani beneficiano del provvedimento, dal quale è tuttavia esclusa la detenzione manicomiale. Ex partigiani perfettamente sani di mente devono dunque adattarsi alla detenzione in strutture dove gli internati non hanno diritti e sono sottoposti a quotidiane vessazioni. All'esterno le famiglie, i comitati di solidarietà democratica e singoli militanti cercano con esiti alterni di mantenere i rapporti con i parenti o i compagni di militanza politica. In alcuni casi la macchina manicomiale mina la salute mentale degli ex partigiani e li porta alla tomba anzitempo. Tornano finalmente alla luce dai documenti inediti custoditi all'Opg di Aversa, dove i partigiani internati furono aiutati dal giovane attivista comunista Angelo Jacazzi oscure vicende della lotta di liberazione e della guerra civile, affrontate dalla magistratura (passata indenne dal regime fascista a quello democratico) con estrema severità e quindi coperte dal velo dell'oblio, e si ripercorrono problematici itinerari individuali dentro le carceri e i manicomi, nell'Italia della Guerra fredda. Quella dei partigiani in manicomio era rimasta una pagina sconosciuta della storia italiana nel secondo dopoguerra, fino a oggi. "Amnistie e indulti aprono le porte alla massa dei fascisti, a quelli già condannati come ai tanti in attesa di giudizio; anche molti resistenti beneficiano del provvedimento, che tuttavia esclude la detenzione manicomiale. Negli anni cinquanta, i 'pazzi per la libertà' sono pertanto rinchiusi in strutture opprimenti, privati di diritti e sottoposti a ordinarie vessazioni."

Dettagli down

Generi Storia e Biografie » Storia d'Italia e delle Regioni italiane » Storia d'Italia

Editore Feltrinelli Editore

Formato Ebook con Adobe DRM

Pubblicato 11/02/2015

Lingua Italiano

EAN-13 9788858820162

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