E' la storia personale di Agostino Tassi, pittore quadraturista e paesaggista che ha lavorato prima a Genova e Firenze, poi lungamente a Roma nel mille e seicento, epoca che vide il Barocco sostituire il Rinascimento, s'intreccia con le vicende degli Orsini e dei loro nemici storici, i Colonna, ma anche dei Pamphili e, in specie, con le vicende pubbliche di Papa Innocenzo X e di sua cognata Olimpia Maidalchini Pamphili, detta la Papessa o, peggio, la Pimpaccia. Alle storie pubbliche e private del Tassi, dei Gentileschi, dei Pamphili fa da sfondo una Roma papale brulicante di umanità , di Cardinali, di famiglie anche nobilissime e di povera gente. In quest'ultimo ambito spiccano le figure dei libellisti, detti del Pasquino, autori di rime e libelli feroci soprattutto sulla Papessa.