Un'altra avventura per l'ex commissario Sivori ancora ambientata negli anni '50. Proprio nei giorni in cui si sta per celebrare il processo d'appello per un delitto che aveva scosso l'opinione pubblica, un giovane architetto si presenta in questura chiedendo di parlare con chi, all'epoca, aveva seguito il caso. Quando viene informato che questi è ormai in pensione, il giovane si allontana senza fornire chiarimenti, ma poco dopo lui stesso viene ucciso. Nulla, almeno apparentemente, lega l'uomo e la sua famiglia alla vicenda processuale, ma Sivori, tirato in causa dall'attuale commissario di polizia che intende avvalersi della sua conoscenza di quella vecchia storia, riuscirà a fare piena luce.
Ennesimo giallo che vede per protagonista il commissario Sivori, ormai in pensione, ma coinvolto in un vecchio caso che sembrava chiuso: è veramente coinvolgente, un giallo molto avvincente, portato avanti parallelamente alternando il passato con il presente. Gli indiziati sono tanti e diversi, la trama è molto complessa, impossibile scoprire il colpevole. Lo stile è molto curato, degno di nota e in grado di dosare indizi, colpi di scena e le diverse personalità dei personaggi; le descrizioni sono curate e discorsi diretti sono verosimili. Nonostante la complessità delle vicende, non ho trovato errori o incongruenze, il finale è un capolavoro. Davvero un bellissimo giallo.
ettore.leandri - 10/03/2018 14:23