"Mi chiamo Angelica e questa è la lista delle cose che avevo immaginato per me: un fidanzato fedele, un bel terrazzino, genitori senza grandi aspettative. Peccato che nessuna si sia avverata. Ecco invece la lista delle cose che sono accadute: lasciare tutto, partire per l'Inghilterra e ritrovarmi con un lavoro inaspettato. Così sono arrivata a Chaverton House, un'antica dimora del Dorset. Questo viaggio doveva essere solo una visita veloce per indagare su una vecchia storia di famiglia, e invece si è rivelato molto di più. Ora zittire la vocina che lega la scelta di restare ad Alessandro, lo sfuggente manager della tenuta, non è facile. Ma devo provarci. Lui ha altro per la testa e anche io. Per esempio prepararmi per fare da guida ai turisti. Anche se ho scoperto che i libri non bastano, ma mi tocca imparare a memoria i particolari di una serie tv ambientata a Chaverton. La gente vuole solo riconoscere ogni angolo di ogni scena cult. Io invece preferisco servizi da tè, pareti dai motivi floreali e soprattutto la biblioteca, che custodisce le prime edizioni di Jane Austen e Emily Brontë. È come immergermi nei romanzi che amo. E questo non ha prezzo. O forse uno lo ha e neanche troppo basso: incontrare Alessandro è ormai la norma. E io subisco sempre di più il fascino della sua aria da nobiltà offesa. Forse la decisione di restare non è così giusta, perché io so bene che quello che non si dovrebbe fare è quello che si desidera di più. Quello che non so è se seguire la testa o il cuore. Ma forse non vanno in direzioni opposte, anzi sono le uniche due rette parallele che possono incontrarsi". Alessia Gazzola, dopo "L'allieva", che è anche un grande successo televisivo, della serie di Costanza e del romanzo "Lena e la tempesta", torna con un nuovo libro che fa sognare tra dolci fatti in casa, la magia di un'ambientazione che riporta al fascino del passato e un piccolo mistero di famiglia da risolvere. Entrate a Chaverton House e godetevi il viaggio.
Prima di parlarvi del libro devo farvi una doverosa premessa su come è nato questo libro. Durante il primo lockdown l'autrice inviava ogni giorno per email un capitolo di questa avventura alla madre ed alle amiche... dico solo, vorrei averla io un'amica così .
Ma veniamo alla storia.
Nel reparto maternità dell'ospedale di Milano tre fate sono intorno alla culla della piccola nata Angelica, con lo scopo di fare ognuna il suo dono alla piccola.
La prima fata regala il buonumore, la seconda il buon carattere, e la terza il talento infallibile con i lievitati.
Direi che già da questa premessa si capisce il tono del racconto.
Passano gli anni ed Angelica, Angie per tutti, cresce e diventa donna. In una famiglia di professionisti affermati e famosi lei è ovviamente la pecora nera.
La laurea in lingue le serve per dare alcune lezioni di inglese, perché la sua carriera di supplente si è conclusa con la rottura del coccige.
Ora Angie fa quello che le viene meglio, lavora in un panificio, anche se gli orari sono fuori dal mondo e la paga una miseria. Ma Angie ha un talento innato, trasforma lievito e farina in vere opere d'arte, chissà poi come mai.
Visto il suo buon carattere ( sempre chissà come mai ) aiuta la prozia nella strana idea di mettersi in contatto con i parenti che vivono dall'altra parte del mondo. Proprio durante questa sua ricerca trova delle foto che ritrae un uomo davvero molto simile in tutto e per tutto al suo bisnonno Angelo, ma la lettera è indirizzata in Inghilterra, precisamente a Chaverton House nel Dorset. Ma quello che ovviamente non torna è che la data è successiva gli anni in cui il bisnonno sarebbe morto in guerra. Ovviamente si tratta solo di una persona che gli assomiglia molto.
Ovviamente.
Ma la lettera è indirizzata a A. Longo , cognome di famiglia anche se non quello del nonno, la somiglianza è davvero strabiliante e sopratutto Chaverton House è il luogo in cui il bisnonno era stato deportato per coltivare i campi. Non possono essere coincidenze. Ma questo vorrebbe anche dire che il nonno non è morto come tutti sapevano ma che invece ha abbandonato moglie e figlie per vivere in Inghilterra.
Sarà che Angie ama l'Inghilterra e tutto quello che è inglese, sarà che ha appena perso il lavoro al panificio, sarà che le risposte alle mail che invia agli abitanti di Chaverton House per cercare di avere notizie farebbero venire a chiunque voglia di montare sul primo aereo per tirargli in testa la tastiera, fatto sta che Angie lo fa davvero, destinazione Chaverton House, un'antica dimora inglese aperta al pubblico con visita guidata.
Il suo arrivo non è proprio quello che si aspettava, l'anziano Lord non ha la memoria molto lucida ed il responsabile del posto, Alex, di certo non le rende le cose semplici con il suo carattere burbero.
Ma Angelica non è certo tipo da perdersi d'animo, e se per le sue ricerche è vero che deve contattare e cercare di rintracciare tante persone, è anche vero che lei non ha una scadenza e le ricerche le può fare con calma. Deve solo trovare il modo di restare in Inghilterra, e fare la guida turistica per Chaverton House è un ottimo modo.
Vivendo negli stessi luoghi in cui è vissuto il bisnonno, visitando gli stessi luoghi, capisce ben presto perché è voluto rimanere. La campagna inglese ha un qualcosa di magico e fa subito innamorare anche lei. Ma ancora non riesce a credere che il suo antenato si sia fatto credere morto ed abbandonato la famiglia per rifarsi una vita li. Le ricerche devono andare avanti, anche se a rilento e con non poche difficoltà visto che, chi ancora può conoscere i fatti, ha un'età avanzata e non è facile da rintracciare.
Elisa Cavandoli - 11/04/2021 18:29