La "Banda" è ambientato nella città natale di Toole, New Orleans, e racconta la storia di Ignatius O'Reilly, un personaggio definito da Walker Parcy "senza alcun precedente nella storia della letteratura mondiale". Ignatius, grasso e indolente giovane uomo di talento, laureato in filosofia medievale, se la prende con tutto e con tutti. Accusa il mondo intero di buttare nella spazzatura una vita fatta di TV, musica inascoltabile e fesserie varie. Senonché trascorre lui stesso gran parte della giornata in questo modo. Si ritiene un genio, ma non riesce a produrre nulla di convincente, se non pasticci. La madre lo salva in svariate situazioni, finché un giorno viene arrestato in stato di ubriachezza, e lei cerca di ricoverarlo...
Un libro in cui la percezione del buono e del cattivo, del sano e del pazzo, del giusto e dello sbagliato, cambia di continuo. Ignatius J. Reilly, il protagonista indiscusso, è un omone grasso ed eccentrico, logorroico e bugiardo, in lotta contro la società e in perenne contrasto con "quella sgualdrina di Myrna Minkoff". Le gesta di Ignatius, tutt'altro che eroiche, si incrociano con personaggi pazzeschi e surreali: la madre Irene, mezza alcolizzata, ingenua e sofferente; la di lei amica Stella, zia dell'agente Mancuso, ufficiale di polli-zia sfortunato e un po' impedito; la famiglia Levy, la fabbrica manifatturiera, il signor Gonzalez e la signorina Trixie (ottuagenaria in attesa di pensione); il Notti di follia, Lana Lee, George e l'impiccione Jones; le tre lesbiche furiose e l'allegro gruppo di omosessuali. Personaggi strepitosi, divertenti e colorati, calati in una New Orleans carnevalesca e conditi da un sarcasmo e da una vena ironica impareggiabili.
Una banda di idioti
Anonimo - 24/12/2009 09:47
5/
5
Non leggo mai libri divertenti perchè non li trovo interessanti, ma questo è imperdibile, una risata dietro l'altra provocata da una trama avvincente ed iperbolica che lascia il posto all'amaro in bocca quando scopri che di JKT non ci sono altro che un paio di libri. E che lui è morto così giovane e talentuoso.
Una banda di idioti
Anonimo - 29/07/2009 10:14
5/
5
il libro è stupendo, il protagonista è originale ed è la summa di tante sgradevoli persone (idioti) incontrate in questi anni, però non si riesce a staccarsi dalle sue avventure.
Una banda di idioti
Anonimo - 08/11/2008 10:25
1/
5
Un libro da non perdere... per chi ama i personaggi colorati... complessi... e originali (alla Campanile)... un libro che ami o che odi... come due facce della stessa medaglia...
Lo consiglierei a tutti... veramente meraviglioso...
Una banda di idioti
Elenita - 23/06/2005 13:54
4/
5
.....non vorrebbe un ignatius reilly come vicino/amico/collega??!
sarebbe da litigarci sempre.....ma sai quante risate dopo!! bel personaggio
Una banda di idioti
Anonimo - 24/09/2003 11:44
4/
5
sicuramente non un capolavoro, un po' ''allungato'' e lento. Ma il personaggio è indubbiamente originale e senza precedenti. A tratti divertente e nel complesso molto godibile e consigliabile. io ho una traduzione di Mondadori (1982) dal titolo ''una congrega di fissati'', che evidentemente spiega lo scarso successo. il titolo ''una banda di idioti'' è più fedele al racconto e alla frase ''attorno ad ogni genio si riunisce una banda di idioti''. Spesso il successo di un libro è dovuto alla copertina e al titolo...
Una banda di idioti
fresia - 18/05/2003 15:38
5/
5
è il classico libro da regalare a chi crede di aver letto tutto, ma in realtà, se non ha letto questo, non ha letto nulla.
Una banda di idioti
Anonimo - 10/07/2001 00:00
3/
5
...di averlo letto, leggere un libro simile con partecipazione significa mettersi in discussione e riuscire a ridere su una magnifica quanto tristemente "reale realtà" che ci circonda.Il suicidio dell'autore rende inevitabilmente tutto più "storico".
Una banda di idioti
Anonimo - 16/04/2001 00:00
5/
5
La premessa è tristissima, pensando agli sforzi fatti dalla signora Kennedy Toole per far pubblicare il manoscritto del figlio suicida. Ma dovremmo ringraziare la signora a lungo (e insultare le case editrici che non hanno visto in questo libro un capolavoro). Sì, perché siamo davanti ad un affresco di umanità incredibile e, soprattutto, ad uno dei personaggi più memorabili della letteratura di questo secolo. Ignatius Reilly è un genio (secondo lui) e un imbecille (secondo il resto della popolazione di New Orleans). E il bello è che entrambe le cose sono vere! Tra flatulenze e storie del mondo iniziate e mai finite, la storia di Ignatius si snoda e sbatte contro qualsiasi entità che faccia parte di una New Orleans che ammalia per la sua assurdità.
Un libro imperdibile e un personaggio immenso (in tutti i sensi).
Alessio Tiburzi - 14/10/2013 10:52
Anonimo - 24/12/2009 09:47
Anonimo - 29/07/2009 10:14
Anonimo - 08/11/2008 10:25
Elenita - 23/06/2005 13:54
Anonimo - 24/09/2003 11:44
fresia - 18/05/2003 15:38
Anonimo - 10/07/2001 00:00
...di averlo letto, leggere un libro simile con partecipazione significa mettersi in discussione e riuscire a ridere su una magnifica quanto tristemente "reale realtà" che ci circonda.Il suicidio dell'autore rende inevitabilmente tutto più "storico".
Anonimo - 16/04/2001 00:00
La premessa è tristissima, pensando agli sforzi fatti dalla signora Kennedy Toole per far pubblicare il manoscritto del figlio suicida. Ma dovremmo ringraziare la signora a lungo (e insultare le case editrici che non hanno visto in questo libro un capolavoro). Sì, perché siamo davanti ad un affresco di umanità incredibile e, soprattutto, ad uno dei personaggi più memorabili della letteratura di questo secolo. Ignatius Reilly è un genio (secondo lui) e un imbecille (secondo il resto della popolazione di New Orleans). E il bello è che entrambe le cose sono vere! Tra flatulenze e storie del mondo iniziate e mai finite, la storia di Ignatius si snoda e sbatte contro qualsiasi entità che faccia parte di una New Orleans che ammalia per la sua assurdità. Un libro imperdibile e un personaggio immenso (in tutti i sensi).