Nell'estate 2009, De Botton riceve una proposta interessante: diventare il primo "scrittore residente" di uno degli aeroporti più importanti del mondo, quello di Heathrow. Ovvero viverci per una settimana, raccogliere impressioni e rielaborarle in un libro da una scrivania piazzata in mezzo all'atrio delle partenze. Autorizzato a curiosare dappertutto, per sette lunghi giorni De Botton gironzola tra terminal, piste di atterraggio e cucine. Ne ricaverà sorprendenti riflessioni sui meandri della psiche umana e sul viaggio come possibilità di "apportare cambiamenti duraturi alle nostre esistenze".