"Penso che un artista sia autenticamente tale solo se il suo lavoro è lo specchio di come pensa e vive... La felicità che mi da un segno giusto che compare sulla tela mi ripaga di tutti gli sforzi e difficoltà." Così Virginia Fagini rispondeva a due delle domande che Maurizio Vitiello le proponeva in un questionario nell'aprile del 1986. Due affermazioni che sono state principio ispiratore e fine ultimo del suo lavoro, l'alfa e l'omega entro le quali tutto il percorso dell'artista si dipana e trova senso: la coerenza tra vita e arte e la ricerca del segno che le rappresenti.